Il 1923 segnò un’ulteriore svolta per lo sviluppo energetico di Verona. La costruzione della diga del Chievo, su progetto dell’ingegnere Gaetano Rubinelli, aumentò la portata del Canale. Dalla diga del Chievo, fino a Basso Acquar, per una lunghezza di circa 6 km, l’acqua portata dal Camuzzoni, dopo un salto di dieci metri e mezzo, iniziò ad alimentare le quattro turbine della centrale idroelettrica di Tombetta, costruita sempre nel 1923, assicurando la produzione continua di energia elettrica pulita e rinnovabile.